PER UN FEMMINISMO CRITICO E ABOLIZIONISTA DI GENERE

BANNIÈRE SOY ABLICIONISTA

Un  manifesto di Mujeres por la Abolicion

Dati gli avvenimenti trascorsi in questi ultimi giorni dopo le Giornate della XVI Escuela Feminista Rosario de Acuña , ed in risposta ai vari articoli e manifesti infondati che da quel momento stanno circolando, diffondiamo questo documento in base ai seguenti motivi:

– In queste Giornate, sono state presentate le implicazioni pratiche, politiche e giuridiche dell’istituzionalizzazione delle idee derivate dalla teoria queer. La teoria queer, come si sta osservando anche in altri paesi, cerca di convincerci che anche gli uomini possono essere donne, anche solo dicendolo. Questo elimina la realtà delle donne, e con ciò nega il fatto che siamo oppresse per essere nate con sesso femminile, vendute, stuprate, messe incinta senza volerlo, o assassinate per il solo fatto di essere donne. Ci cancella dalle leggi che ci proteggono, ci invade i ostri spazi sicuri, ed in più ci proibisce di parlare della nostra propria anatomia, adducendo ad un presunto “delitto d’odio”. Ne risultano per esempio leggi d’identità che mettono in pericolo i diritti delle donne e la loro sicurezza giuridica; come esposto in questo video delle compagne del collettivo “Somos la mitad”: 

https://www.youtube.com/watch?v=LQdcluY1D98&t=5s

– Si è cercato di capire se i postulati della teoria queer sono o no femministi. Le relatrici, basandosi su vari argomenti, hanno spiegato perché non credono che la teoria queer sia una teoria femminista. Per coerenza ideologica e per rispetto alla genealogía femminista, è dovere del movimento femminista di dibattere e trarre conclusioni sul fatto che le idee che si autoproclamano femministe lo siano davvero, e questo è ciò che è stato fatto nelle Giornate. Come ben dice una delle nostre grandi teoriche: “il femminismo non può essere l’unica teoria in cui sia valida allo stesso tempo sia un’affermazione che il suo contrario”.

– Si è difesa la concettualizzazione classica femminista della categoria analitica del “genere”, come costruzione socio-culturale che stabilisce i ruoli in funzione del sesso, e che costruisce la gerarchia sessuale, in opposizione alla concettualizzazione post-moderna queer che definisce il genere come identità o categoria della personalità.

– Nelle Giornate della Escuela Feminista Rosario de Acuña , le relatrici e le partecipanti del pubblico hanno dibattuto, esposto i loro argomenti e messo a confronto le loro idee. In nessun caso le persone transessuali sono state disprezzate o umiliate. La discriminazione che soffre il collettivo transessuale è stata riconosciuta e condannata categoricamente, differenziando questa discriminazione dalla disuguaglianza strutturale a cui sono sottomesse le donne, dato che concettualizzare correttamente non è un discorso d’odio. Non c’è spazio per i discorsi d’odio all’interno del movimiento femminista. Noi combattiamo le idee che non condividiamo, mai le persone.

Per questo:

rEGULAR LA PROSTITUCION– Reiteriamo il nostro supporto a tutte le relatrici delle Giornate: Amelia Valcárcel, Rosa María Rodríguez Magda, Anna Prats, Ángeles Álvarez, Xabier Arakistain, Elena de la Vara, María José Guerra Palmero y Alicia Miyares; come anche alla direttrice generale dell’ Instituto Asturiano de la Mujer , Almudena Cueto ed alla sindaca di Gijón, Ana González. Il nostro supporto è la risposta alle persecuzioni, agli insulti ed alla miriade di minacce che in questi giorni stanno ricevendo le compagne sopracitate per il fatto di aver partecipato a queste Giornate.

– Continueremo a difendere un femminismo critico ed abolizionista di genere, dato che il genere stesso è la pietra angolare su cui si appoggia l’oppressione sessuale di donne e bambine, un metodo della politica patriarcale che bisogna sradicare al più presto.
Considerarlo una categoria da rivendicare, come dice la teoria queer, è una pratica anti-femminista. Applicare questa teoria sin dall’infanzia e dalla pubertà, come si sta verificando nei centri d’insegnamento, mette in pericolo la salute fisica e mentale di una parte della popolazione molto vulnerabile per ragioni di età, e con conseguenze irreversibili.

Da Mujeres por la Abolición vogliamo esprimere il nostro supporto alle relatrici della XVI Escuela Feminista Rosario de Acuña . Allo stesso tempo, incoraggiamo altri collettivi e persone ad unirsi. Vi animiamo a firmare e a spargere la voce in nome delle compagne e per tutte noi, per fermare questo tentativo di metterci a tacere. Abbiamo diritto al dibattito e vogliamo farlo senza paura.

Delia Escudilla

Delia Escudillo

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Mujeres por la Abolición è un gruppo apartidista di donne di tutto lo Stato spagnolo. Siamo abolizioniste della prostituzione, degli uteri in affitto, la pornografia ed il genere. Impartendo incontri ed attraverso le nostre reti sociali, spieghiamo il perché della necessità di eliminare queste istituzioni e pratiche patriarcali.
Appoggiate anche da altri collettivi, siamo state coloro che hanno promosso la “Primera Marcha Abolicionista” della prostituzione e degli uteri in affitto. Continueremo a promuovere questo tipo di azioni rivendicative per le strade fino ad ottenere leggi abolizioniste che proteggano e garantiscano i diritti delle donne.
Facciamo divulgazione della teoria femminista con lo scopo di far riconoscere la nostra genealogia, e per creare una coscienza riguardo all’oppressione sessuale di donne e bambine di tutto il mondo.
Mujeres por la Abolición è nata nel settembre del 2018. Attualmente possiamo contare con una comunità virtuale di più di 5000 persone nelle seguenti reti sociali:
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